I sogni influenzano ed esaltano la vita, ma non la definiscono.

I sogni sembrano reali fino a quando ci siamo dentro... Solo quando ci svegliamo, ci
rendiamo conto che c'era qualcosa di strano!
(Inception)

martedì 25 dicembre 2012

Semplicemente...Buon Natale...


 PER UN NATALE SERENO E PIENO DI GIOIA, 
DA PASSARE CON LE PERSONE CARE, 
I MIEI PIU' AFFETTUOSI AUGURI A TUTTA LA BLOGOSFERA!!!

 


A presto...

giovedì 29 novembre 2012

Mente stressata, notte movimentata...

E' da troppo tempo che non scrivo dei miei strambi sogni qui sul blog, e visto che ho appena letto il fantastico post di Nick, ho deciso che un sogno fatto qualche notte fa andava assolutamente riportato qui su Dreaming. 


Ero al paese dei miei e dovevo tornare a Campobasso in compagnia di mia nonna e guidava proprio lei che, nella realtà, non ha mai preso la patente. Subito, però, ci imbattiamo in un nebbione pazzesco e le dico di far guidare me, ma quando scendo dall'auto mi accorgo che ho tutte e quattro le gomme a terra e penso che non riuscirò mai ad arrivare a casa.



Poi mi ritrovo ad una festa, siamo tutti seduti in cerchio, ci sono degli animatori che ci chiamano a turno per fare dei giochi. Tra questi c'è una mia sorellastra (onirica) scoperta da poco, mi chiama e tenta di farmi vedere la prova che devo fare con una corda, ma non è capace e così si alza un uomo che me la mostra, mentre io abbraccio la mia sorellastra e penso che è la prima volta che siamo così vicine.


Alla fine la prova non la faccio e vado vicino a mia sorella (quella vera stavolta) e lei mi dice che tra oggi e domani deve arrivare un tornado (e poi è arrivato effettivamente in quel di Taranto, mannaggia!).
Arriva una mia amica ed ha un nuovo taglio e subito le si avvicinano per fotografarla, i fotografi erano per lo più giapponesi.


La festa finisce, la sala si svuota e si accendono le luci. Resto io e un mio amico (irreale) che pulisce i tavoli. Rientra mia sorella, mi si avvicina e noto che ha un occhio nero, come i demoni di Supernatural


Le urlo contro: "Sei un demone!" e lei mi dice che non è vero e che me lo può dimostrare. Si avvicina al tavolo delle bevande e si butta una bibita gassata sul braccio e non succede niente (in Supernatural se un demone viene a contatto con dell'acqua santa la sua pelle brucia, nel mio sogno ho sostituito l'acqua santa con le bibite gassate hihihihi). 
Mia sorella se ne va e sto per andare via anche io, ma, non so se per istinto o per gioco, butto la bibita gassata addosso al mio amico irreale e la sua pelle inizia a bruciare. Sconvolta gli dico: "Sei tu il demone!" e scappo fuori urlandogli: "Sei un bastardo, sei stato tutta la sera con noi!". Lui mi prende e lottiamo finché io non ho il soppravvento e lo butto a terra, gliene do di santa ragione (che gasamento!), gli cade perfino un dente, un molare per la precisione, e quando sto facendo forza per rompergli il collo (come sono violenta!), quella maledetta radiosveglia decide che è ora di svegliarmi. Ce l'ha con me, interrompe sempre i sogni nel momento clou! Grrr!



sabato 10 novembre 2012

La stanza di Marvin


Lo so, un po' datato come film essendo del 1996, ma l'ho appena visto su Raimovie e, con le emozioni ancora fresche, ho deciso di scriverci un post. 
Ero una ragazzina quando La stanza di Marvin uscì al cinema. Da ammiratrice sfegatata di Leonardo Di Caprio non me lo sarei perso per niente al mondo. Non so se è capitato anche a voi, ma con il tempo sono diventata sempre più sensibile. Se al cinema, all'epoca, avrò avuto sì e no gli occhi lucidi, oggi pomeriggio ad ogni scena mi mettevo a frignare e non riuscivo a fermarmi.
Ma passiamo al contenuto del film.
Bessie (Diane Keaton) è una donna che ha passato la vita ad occuparsi del padre malato, Marvin, (Hume Cronyn) e dell'anziana zia Ruth, fissata con una telenovela che farà da contorno per l'intero film. Un giorno il dottor Wallie (Robert De Niro) diagnostica a Bessie la leucemia e lei si ritrova a dover chiamare sua sorella Lee (Meryl Streep), che non sente dai secoli dei secoli, per chiederle di fare il test di compatibilità per il midollo osseo. 
Lee vive da sola con i suoi due figli, Hank (Leonardo Di Caprio) e Charlie (Hal Scardino), anche se Hank, un adolescente piuttosto problematico, è stato da poco rinchiuso in un ospedale pschiatrico per aver appiccato un incendio in casa.


Lee, Hank e Charlie, così, raggiungono casa della zia Bessie. Dopo un forte imbarazzo iniziale, dal momento che la zia nemmeno li aveva mai visti i suoi due nipoti, tra Hank e  Bessie si instaura un rapporto intenso che aiuterà a smussare anche le forti tensioni che ci sono tra Hank e sua madre. 


Ho tre momenti preferiti: il primo è quello in cui Hank e zia Bessie corrono in auto sulla riva del mare con l'acqua che entra dai finestrinie loro due che ridono come matti; il secondo si ripete più volte: zia Bessie usa il riflesso di uno specchietto per divertire Marvin che, nonostante ormai non capisca più niente, alla visione di quelle lucine, sorride felice come un bambino; il terzo riguarda il riavvicinamento tra Bessie e Lee, con il pretesto di Lee di rimettere a nuovo la parrucca della sorella.


Non svelo altro per non rovinare la visione a chi ancora non ha avuto modo di vederlo.
Aggiungo solo che è un film toccante, drammatico e pieno di forti sentimenti che arrivano fino al cuore dello spettatore solo attraverso uno sguardo, una lacrima, un sorriso o un abbraccio.
Il cast è degno di tutta la mia ammirazione. A parte Leonardo Di Caprio, abbiamo delle straordinarie Diane Keaton e Meryl Streep, che recitano in modo impeccabile e che riescono a trasmettere davvero bene le sensazioni provate dai loro personaggi: rabbia, gratitudine, affetto, paura. E un applauso va anche a Hume Cronyn, bloccato nel letto per tutto il film e che ispira tanta tenerezza.
A chi vuole seguire il mio consiglio auguro una buona visione.

 "Passo il tempo a pensare di andarmene da qualche altra parte."
"E perché non ci vai?"






domenica 28 ottobre 2012

Ted

 

Ted è un film che ha come protagonista un orsetto di peluche.
Ted è un film vietato ai minori di 14 anni.
Mmm...c'è qualcosa che non quadra. 
Eh, sì! Ted non è proprio un orsetto per bambini: dice parolacce, fuma droga, fa sesso e chi più ne ha più ne metta! E questo perché c'è lo zampino di Seth Macfarlane, creatore dei Griffin.
Ma prima facciamo un salto indietro e torniamo al Natale di tanti anni fa, quando il piccolo John riceve in regalo l'orsetto Teddy ed esprime un desiderio: vuole che il suo nuovo orsetto di peluche parli davvero e che sia il suo amico per sempre. 
Detto, fatto! 
Il giorno dopo un tenerissimo orsetto, con la voce da bimbo, rivela al terrorizzato John che il suo desiderio si è avverato e che loro saranno amici per la vita. 
Teddy, così, diventa un caso mediatico e spopola tra la gente.


I due amici crescono e diventano adulti...


 ...ehm...


...più o meno...


John è fidanzato da quattro anni con Lori (la bellissima Mila Kunis) e il loro rapporto si incrina proprio a causa del forte legame che John ha col suo amico orsetto. 


Fantastica la scena in cui John è al letto con Lori e scoppia un temporale che lo terrorizza: in un attimo arriva il suo rimbombamico che si infila tra i due per cantare insieme la canzone contro i tuoni.


E' un film assurdissimo che diverte proprio per scene fuori dalla logica.
Il personaggio di Ted ha tutte le caratteristiche per essere definito un maschiaccio: porta donne poco raccomandabili a casa, fa sesso con la collega sul posto di lavoro (usate un po' di fantasia), party con tanto alcool e droga, ma sotto tutto quel pelo Ted ha anche un cuore d'oro e lo dimostrerà nel corso del film.












 













 




C'è poi Giovanni Ribisi (Frank Junior in Friends), che personalmente apprezzo molto, e che qui interpreta un personaggio "spastico" che adora Ted sin da quando era piccolino e prova a rapirlo in compagnia del suo figlio grassottello. Quest'ultimo è destinato ad un futuro radioso da quanto si evince dal finale, quando la voce fuori campo ci svela che fine hanno fatto i vari personaggi, ma non dico niente per non rovinare la sorpresa (intanto me la rido ahahaha!).


Le risate non mancano, i momenti dolci nemmeno. Per non parlare dei momenti cazzoni, quelli ce ne sono a volontà. Secondo il mio modesto parere Ted è un film con un'idea di fondo molto originale, azzeccato per una piacevole serata tra amici.

Una certezza ce l'ho: da quando ho visto Ted ne voglio uno anche io da coccolare, perché Ted, nonostante le premesse, è davvero coccolosooo!!!





martedì 23 ottobre 2012

Moments 2

Una pizzeria affollata con il mitico Totò che ti guarda le spalle (per non dire altro) nel momento del bisogno.
Un fiore sbocciato dalla carta di un volantino.
Due attori pessimi che recitano tra tante risate.
Un bacio romantico sotto il diluvio universale.
Una veloce corsa per le scale, da rischiare la vita.
Una spiaggia sconosciuta, all'imbrunire.
Cani curiosi che sbucano in ogni momento e in ogni dove.
Una graffetta rimodellata ad hoc.
Il brontolìo di stomaco persistente.
La caduta di un povero albino, in attesa delle crepes.
La scalata di una roccia, manco fosse l'Everest.
La finta macchina fotografica con cui fare il verso al fotografo "esperto" perché, attenzione, in possesso di una reflex.
Un ponte sul mare (da brivido!!!) su cui affrontare una fobia.
La ricerca interminabile dei Flyt e poi trovarli per puro caso.
Una capanna fai da te in cui tornare bambini.

martedì 9 ottobre 2012

Monsieur Lazhar




Toccante. E' questo l'aggettivo che mi viene in mente se penso al film Monsieur Lazahar, diretto dal canadese Philippe Falardeau e candidato agli Oscar.
E' un film molto semplice che affronta con mano sapiente temi particolari quali l'immigrazione, il distacco e il suicidio.

Siamo a Montreal, in una scuola elementare. Un'insegnante amata dai bambini si è appena impiccata nella loro aula, durante la pausa della ricreazione. Simon, il bambino a cui quel giorno tocca portare in classe il latte, è il primo testimone della tragedia. Poi Alice, nonostante l'invito accorato ad andare in cortile, va alla porta dell'aula e vede la sua amata Martin Lachance penzolante.


Tutti i bambini sono sconvolti per questa grave perdita e gli insegnanti hanno serie difficoltà ad affrontare il tutto. Trovare un sostituto non è semplice, perché nessuna persona vuole trovarsi in una situazione così problematica. Ma ecco arrivare Bachir Lazhar, un immigrato algerino, che si offre di sostituire la giovane defunta, con tanti buoni propositi.


L'inizio non sarà semplice per Lazhar: si troverà davanti dei bambini di nuova generazione, dovrà affrontare nuove regole, come quella di evitare qualsiasi contatto con gli alunni, dallo scappellotto agli abbracci.
Lazhar, inoltre, affronterà una situazione drammatica che riguarda il suo passato e lo farà grazie all'aiuto che riceverà indirettamente dalla sua classe. Sarà uno scambio reciproco di affetto e di insegnamenti.
E culminerà in un finale un po' amaro, ma anche molto commovente.


Come già detto in precedenza, Monsieur Lazhar è un film molto semplice, ma non per questo banale, anzi, è un'opera carica di tanta umanità e molto realistica. Sembra di essere lì, in aula, durante le lezioni di Lazhar e viene tanta voglia di abbracciare quei piccoli bambini che non sarebbero dovuti venire a contatto con la morte così presto e, soprattutto, non in quel modo violento.
Il personaggio di Alice è l'elemento chiave che muove il tutto. E' lei la prima che parla in classe del suicidio di Martin, sebbene fosse vietato affrontare l'argomento se non in presenza della psicologa a cui sono stati assegnati; è lei che accusa Simon per aver trattato male l'insegnante suicida; è lei che scalda il cuore di Bachir con la sua sincerità disarmante.


I genitori vengono visti in maniera negativa, troppo apprensivi nei confronti dei bambini e, di conseguenza, di poco aiuto per il dramma che i loro figli si trovano a vivere. Non accettano il modo di insegnare di Bachir e gli chiedono espressamente di non educare i loro figli perché non è questo il compito di un insegnante. L'unica mamma che sembra apprezzare il lavoro di Bachir è la mamma di Alice, pilota di aereo spesso assente, che nota come sua figlia sia rinata grazie all'aiuto del suo nuovo insegnante.
I bambini sono stati dei bravissimi interpreti, in particolare Emilien Néron (Simon), che in una scena in classe è riuscito a tirare fuori tutto il dolore del suo personaggio con estrema bravura. In quella scena rivelatrice, monsieur Lazhar andrà contro le regole della scuola perché metterà un braccio intorno alle spalle di Simon per dargli conforto.


Consiglio, ovviamente, la visione a chiunque, non c'è un tipo di spettatore più adatto o meno adatto a questo film: parla di un tema comune, vita e morte, e lo fa talmente bene che non può non essere apprezzato.



mercoledì 19 settembre 2012

Moments


Un medaglione per fare merenda, accompagnato da un frullato mela e banana.
Una stradina brecciata nel buio della sera.
Cani in lontananza che abbaiano.
Un blackout tempestivo.
Sulla cima di un castello con la vista meravigliosa della città.
Le scalette di una chiesa al sole.
Un bracciolo che divide (e fa male).
Risate alquanto esagerate per una scena comica.
Uno smalto che passa di mano in mano.
Musica nota in sottofondo.
Parole luminose nel buio.
Un album da disegno sfogliato al sole cocente.
Fuochi d'artificio per un benvenuto casuale.
Ascensori antichi e moderni, silenziosi e casinari.
Un bicchiere di birra con la schiuma che "fluttua".

sabato 8 settembre 2012

One day - Un giorno



Solitamente non mi piace vedere prima i film e poi leggere i libri da cui sono tratti, perché rovina la magia che avviene durante la lettura di un libro: la creazione personale dei personaggi, delle ambientazioni e delle scene.
Quest'inverno mi sono trovata casualmente al cinema a vedere One day, il film tratto dal libro di David Nicholls Un giorno, libro di cui avevo tanto sentito parlare e che mi sarebbe piaciuto leggere. In seguito mi è stato regalato.
Ho trovato molto intensi entrambi, particolari ed emozionanti. Essendo davvero molto simili, è inutile fare il confronto tra l'uno e l'altro.
Mi limiterò a parlare della storia tra Emma e Dexter.
Quello che c'è tra Em e Dex non è affatto un rapporto banale, o già visto, tra loro c'è un qualcosa di predestinato, un'amicizia che supera prove e ostacoli, che sfida il tempo e lo spazio, un rapporto magico, ma senza trucchi e illusioni.
Il 15 luglio è il giorno in cui leggeremo/vedremo le avventure di Em e Dex, il 15 luglio di ogni anno, dal lontano 1988 fino ai giorni nostri.
Com'è possibile raccontare una storia saltando gli altri 364 giorni dell'anno? E' questo il bello, il discorso fila in modo tranquillo, l'autore, con vari stratagemmi, riesce a farci capire cosa è successo nell'anno precedente, quante cose sono cambiate e come i due protagonisti sono cresciuti.
Emma è interpretata dalla dolce Anne Hathaway, che qui indossa meravigliosamente i panni della ragazza insicura che piano piano schiude le ali e si trasforma in una meravigliosa farfalla.
Dexter, invece, è interpretato dal fighissimo bel Jim Sturgess, che non conoscevo, mea culpa, ma che ho apprezzato tantissimo. Merita tantissimo, dal 1988 al 2011!!! (Scusate, ma sono pur sempre una ragazza!!!)
E' inutile che sto qui a raccontarvi la trama. Vi invito piuttosto a leggere/guardare Un giorno/One day.
Ho invitato un'amica a casa e lo abbiamo guardato insieme qualche giorno fa; alla fine eravamo entrambe due salici piangenti perché, vi avverto, questo film potrebbe far versare qualche lacrimuccia ai più sensibili.
Stessa cosa per il libro: l'ho finito un mesetto fa in spiaggia; tutti ridevano felici e spensierati, mentre la sottoscritta gramava (termine dialettale che indica un pianto forza 9).
Volevo dire qualcosa in più, ma svelerei troppo e non mi va. Vi lascio quindi con una carrellata di immagini...






...e con il trailer...



giovedì 30 agosto 2012

Raccolta di sogni sparsi #1

Ormai conoscete la mia passione per i sogni, ho deciso quindi di fare una sorta di raccolta, aiutata dalle mie fedeli Moleskine.

1) Questo risale a qualche mese fa.
Sono al computer e chiamo il mio dermatologo che mi fissa un appuntamento di lì a 10 minuti.
Vado e sono già in ritardo e non ho neanche i soldi con me e penso di pagare con il bancomat.
Arrivata allo studio chiedo alla tipa alla reception dove sia il dottore, ma non mi viene il cognome e alla fine me ne esco con un nome distantissimo da quello reale. La tipa, però, non mi crede e dice che io non ho preso nessun appuntamento. Poi mi fa una domanda precisa, come se lei in passato mi avesse confidato qualcosa della sua vita privata.
Finalmente arriva il dottore e mi porta nel suo studio, dove ci sono dei ragazzi, forse tirocinanti. Con uno di questi ragazzi mi ci scontro perché mi spinge e mi dà fastidio. Poi il dottore mi fa la ceretta con un aggeggio di plastica ed io non provo assolutamente nessun dolore. Era proprio un sogno!!!



2) Anche questo risale a un po' di tempo fa.
Sono in una libreria e penso "Vediamo se trovo qualche libro scoperto recentemente".
Ne trovo uno "Tracce di me stessa" (???) e leggo il prezzo: 71 €! Passo.
Prendo un'altra copia e il prezzo è leggermente inferiore: 50 € e qualcosa.
Voglio provare a vedere alle macchinette dei prezzi ed esce 9,90 € e 10 € e qualcosa.
Sono basita così torno allo scaffale ed il libro che ho in mano è un altro: una ragazza si è presa tutto. Le dico di lasciarmi una copia, le spiego un po' la situazione e lei diventa una mia amica reale e vuole venirmi a trovare a casa. Mah!



3) Questo invece è fresco fresco di stanotte.
Sono per le strade della mia città con una mia amica. Ho i jeans corti che porto in questi giorni anche nella realtà e, passando vicino ad un gruppo di ragazzi, noto che uno di loro fa battutine e mi guarda.
Continuiamo a camminare ed io sento un prurito alle gambe, mi guardo ed ho qualcosa simile a dei fili di paglia che escono dalla mia pelle. La mia amica mi dice che sono peli velenosi.
Voglio chiamare i miei, ma ho dimenticato il cellulare a casa, la mia amica non ha credito e così prendo dei soldi in tasca e vado in una cabina telefonica, che poi diventa un bar stile anni '80. I miei però sono tutti irraggiungibili.
Dopo di che mi ritrovo a casa, nel mio letto, e sento rientrare la famiglia. Chiamo mia madre che appena arriva, solleva il lenzuolo e si spaventa: ho le gambe pelose come quelle di un animale, forse anche il viso, non ricordo, fatto sta che mi sto trasformando in un lupo...aiuto, sono una licantropaaa!!!


sabato 25 agosto 2012

Sonnambulismo?

Quando uno va a nanna, in teoria dovrebbe addormentarsi e svegliarsi il giorno dopo, magari facendo qualche bel sogno.


Questa sarebbe la norma, ma quando un soggetto soffre di disturbi del sonno, come la sottoscritta (vedi Allucinazioni e paralisi del sonno e Allucinante allucinazione), la notte diventa alquanto movimentata.
Tra i tanti disturbi del sonno, quello che non mi apparteneva era il sonnambulismo, ma qualche settimana fa ho vissuto un episodio particolare che forse potrebbe annoverarsi sotto questo fenomeno.


Dico forse perché io ricordo tutto perfettamente, mentre, leggendo le caratteristiche del sonnambulismo, ho notato che il sonnambulo non ricorda mai cosa fa in quei momenti.
Ma passiamo allo strano episodio.
Premessa: durante il giorno avevo visto (e rimproverato!) un gatto che giocherellava con una vittima indifesa, una piccolissima lucertolina, e la cosa mi aveva colpita particolarmente.


La notte, verso le 4, non so bene cosa stessi sognando, fatto sta che mi sono alzata dal letto ed ho iniziato a cercare la lucertolina, passando il palmo della mano sulle lenzuola.
In tutto ciò ero disperata, era come se avessi schiacciato la lucertolina, ma la mia disperazione dipendeva soprattutto dal fatto che la lucertolina in questione era nientepopodimenoche ... la mia sorellina.
La cercavo con apprensione, parlando anche con un tono davvero drammatico.


Dopo una ricerca accurata tra letto e comodino, guardando sul cuscino, la cui federa aveva dei pallini colorati, ho pensato: "Eccola!", ma appena ho poggiato la mano mi sono resa conto che non c'era niente.
E siccome che sono ciecata, ho deciso di mettere gli occhiali.
Una volta messi gli occhiali mi sono svegliata del tutto e con aria interrogativa mi sono detta: "Ma che diavolo sto facendo?!?".

Finale a tema con una canzone a cui sono particolarmente affezionata.

lunedì 6 agosto 2012

Separati dalla culla

Facciamo un giochino. Un post un po' così, adatto all'oretta di pausa.
Si dice che ogni persona abbia 7 sosia sparsi per il mondo, sarà vero? Chi lo sa.
Per i personaggi famosi a volte è facile trovare dei sosia ed io mi diverto spesso ad associare personaggi famosi per la loro straordinaria somiglianza.
Ed ecco qui sotto le mie coppie gemellari.

Jeffrey Dean Morgan & Javier Bardem
Nonostante uno mi garbi molto e l'altro per niente, capita che qualcuno li scambi per la stessa persona.

Jeffrey Dean Morgan  & Javier Bardem

Zooey Deschanel  & Katy Perry & Hilarie Burton
Qui mi sono voluta divertire e anziché due gemelle ho pensato di fare una tripletta.

Zooey Deschanel & Katy Perry  &  Hilarie Burton
Mentre cercavo le foto ho scoperto una divertente coincidenza: Hilarie Burton ed il sopracitato Jeffrey Dean Morgan stanno insieme o comunque sono stati una coppia in passato.
Due "gemelli" che si amano :D



Heat Ledger & Joseph Gordon Levitt
La loro somiglianza è a dir poco sconcertante, soprattutto da quando Heath Ledger non c'è più.

Heat Ledger & Joseph Gordon Levitt

Anche qui altra coincidenza: i due hanno recitato fianco a fianco sul set del film 10 cose che odio di te


Un altro incontro gemellare, ma questa volta solo sul piano professionale, è avvenuto nel bellissimo film (500) giorni insieme: i protagonisti sono Joseph Gordon Levitt e la bella Zooey Dechanel.

 

Sarah Michelle Gellar & Isabella Ferrari
Qui ho voluto inserire un volto nostrano, anche se, visti i loro anni di nascita, più che gemelle sarebbero da considerare figlia e mamma.

Sarah Michelle Gellar & Isabella Ferrari


E voi? Avete notato qualche somiglianza interessante?
Oppure avete incontrato uno dei vostri 7 sosia?